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GENNAIO 1985: NEVICAVA A MILANO!

Trentacinque anni, tanti ne sono passati da quando il 16 gennaio 1985 alle 2 di notte il tetto del Palasport di San Siro a Milano sotto il peso di una forte nevicata è crollato. Una tragedia per lo sport. Un impianto simbolo con la capienza record di 18.000 spettatori che aveva ospitato Campionati Europei indoor, l’incontro Europa-U.S.A., visto le imprese di campioni di tutto il mondo, fra i quali l’indimenticabile angelo ucraino Valdimir Yashenko capace di superare, utilizzando lo scavalcamento ventrale, l’asticella dell’alto posta a m.2,35 dopo quattro ore di gara. Ma il Palasport non ospitava solo l’atletica indoor era anche la casa della pallacanestro, della Sei giorni di ciclismo e di tanti altri avvenimenti sportivi.

Una nevicata, per quanto intensa, ha cancellato tutto, il Palasport demolito, sparite le promesse di ricostruzione e anche i soldi dell’assicurazione ……

Milano Olimpica, ci fa tornare a sognare e sperare, non servono “cattedrali” non più al passo con i tempi, ma impianti moderni, la cui gestione sia ecocompatibile e di corretta sostenibilità gestionale . Impianti per l’atletica, aperti ai giovani ed ai cittadini, riconoscendo il ruolo sociale dello sport. Da Milano Olimpica ci aspettiamo una legge speciale per l’impiantistica sportiva, e ….lanciamo una proposta: gli oneri di urbanizzazione per la costruzione del nuovo stadio per Milan ed Inter siano destinati ad realizzare aree sportive nella Città. Serve coraggio per lanciare una sfida, un ambizioso piano Marshall per lo sport milanese.

Milano, 16 gennaio 2020