21 febbraio, destinazione Ancona. Ad attenderci i Campionati italiani indoor assoluti, l’ultima tappa di un trittico in terra marchigiana con obbiettivo lo scudetto tricolore. Sul telefonino compare un messaggio, primo caso di Coronavirus diagnosticato a Codogno, il giorno successivo la preoccupazione d’avvisare il pulmino sociale di non fermarsi a Lodi a raccogliere le atlete pavesi, ma in una delle uscite successive.
Così è iniziato … così il primo ricordo..
Son passati venticinque giorni ed il Paese è impegnato ad affrontare una vera battaglia, l’avversario è subdolo, invisibile, colpisce tutti, ma insieme possiamo batterlo. Il virus non passa attraverso i muri o le finestre ed allora siamo chiamati a stare chiusi in casa, non è solo un gesto di responsabilità, ma l’unica arma che abbiamo per combattere e dare il nostro contributo.
Ed il pensiero non può che andare ai medici ed agli infermieri ed a tutti quanti lavorano negli ospedali e non solo, per la tutela della nostra salute, persone che con generosità e senza stop danno fondo ad ogni energia per assistere chi soffre, veri eroi in una guerra da cui sono certo usciremo vincenti.
Presto torneremo a correre e saltare, teniamo duro, noi sportivi non molliamo mai.
Andrà tutto bene.
Franco Angelotti
Milano, 17 marzo 2020