Quello che vedete in fotografia è un ipotetico impianto indoor a Milano. Terminata la costruzione e la posa della pista circa tre anni fa (per intenderci solo un rettilineo con pedana per i salti) non ha mai aperto i battenti. Una storia lunga iniziata da oltre un decennio con progetti presentati in commissione sport del Comune. Costruito a fianco dello storico XXV Aprile (la cui pista è stata rifatta circa 12 anni or sono con una prima posa di manto cinese ed un successivo immediato retopping perché non aveva passato l’omologazione) il progetto doveva avere un finanziamento del CONI Nazionale di circa 400.000 € mai riscossi perché non ultimato l’intervento e forse anche mai richiesti.
L’impianto indoor è così una “cattedrale nel deserto” inutilizzata oggetto di contenzioso fra il Comune e CONI servizi che l’ha progettato e gli atleti fuori al freddo. Milano, Città che s’accinge ad ospitare i Giochi Olimpici Invernali del 2026 non ha una struttura al coperto per l’atletica leggera ed anche le piste all’aperto presentano problematiche di vario tipo, il tutto con qualche migliaio di tesserati e praticanti per le società del capoluogo lombardo.
A Milano si allenano numerosi atleti nazionali, possibile che sia questa la situazione? Forse sarebbe opportuno che Federazione di Atletica e CONI facessero sentire la loro voce con forza e determinazione a tutela dei loro affiliati e tesserati, oppure dobbiamo aspettare che arrivi Striscia la notizia con il Gabibbo o un inviato delle Iene!
Milano 1° dicembre 2023
