Tu chiamale se vuoi…emozioni, cantava il grande Lucio Battisti, in una delle più belle canzoni della musica italiana, un insieme di sensazioni e poesia.
Anche l’atletica talvolta regala emozioni, e non sono quelle dei risultati, e talvolta giungono quasi inattese, quando anche il dirigente, al pari dell’atleta e dell’allenatore sente la fatica e la stanchezza che l’impegno quotidiano procura per organizzare al meglio l’attività.
Un’atleta che ti chiama, ti segnala che per errore le è stata assegnata una misura errata in un lancio, ben superiore a quanto fatto, ti chiede di farla modificare. Un esempio di etica e correttezza!
Un’altra che si presenta in pedana, dopo un lungo stop per un intervento chirurgico, sa che il riscontro tecnico non sarà pari al suo valore, ma ci vuole essere per la società. Ed ancora, atlete pronte a scendere in pista anche se ancora lontane dalla forma ottimale o che si rendono disponibili a gareggiare in gare diverse dalla loro per portare punteggio al club (per fortuna non è stato necessario). Esempi di generosità.
Oppure un genitore che ti telefona per ringraziarti perché ti stai occupando della salute della figlia che ha avuto un infortunio. Esempio di sensibilità.
Ed allora ti emozioni, sorridi e la fatica sparisce … occorre pensare alle gare del nuovo fine settima!
Milano, 16 maggio 2024
